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Orti urbani in Vallata S.Domenica – Planimetria, Istanza e Moduli da presentare

PLANIMETRIA ORTI URBANI

LINK PER PRESENTARE LA DOMANDA ENTRO IL 9 NOVEMBRE:
https://www.comune.ragusa.gov.it/comune/archivi/gareappalti.html?docs=51&i=101399


Le tipologie di Orti Urbani sono tante e diverse tra loro

In generale si parla di orti urbani facendo riferimento a realtà organizzate rivolte a diversi tipi di utenti che utilizzano la stessa area agricola per la coltivazione di frutta e verdura.
In questo caso un’area più o meno vasta di terreno agricolo viene suddivisa e assegnata a più persone che se ne prendono cura condividendo aree comuni, attrezzi in condivisione e la stessa struttura organizzativa.
Riguardo a chi gestisce gli orti urbani, si distinguono principalmente tra pubblici e privati.
In base alla loro natura e organizzazione, le attività svolte e il tipo di pubblico a cui sono rivolti, si distinguono le seguenti tipologie principali di orti urbani:
• Orti Condivisi;
• Orti Sociali;
• Orti Didattici;
• Orti Terapeutici;
• Orti Aziendali;
• Orti in balconi e terrazze;
• Orti Rialzati.
Una tipologia di orto urbano non esclude l’altra. Possono cioè coesistere ed essere offerte all’interno degli stessi spazi agricoli gestiti da una stessa struttura/organizzazione.

Gli orti previsti nella vallata sono principalmente orti urbani condivisi

Gli orti condivisi sono la tipologia più diffusa e comune di Orti Urbani. Nascono principalmente per rendere più accessibile l’attività agricola a tutti coloro che abitano in città e a ridosso di centri abitati più o meno grandi. Gli orti urbani condivisi abbattono i costi legati all’attività agricola e consentono la coltivazione anche a chi non dispone di un proprio terreno coltivabile. Oltre alla funzione agricola, gli orti condivisi costituiscono una nuova forma di aggregazione sociale, sana e in continua espansione in tutta Italia.
In un orto condiviso, più persone interessate alla coltivazione di un orto condividono spazi (il terreno) e risorse (impianti, strutture e attrezzature) per realizzarlo.
Di solito il terreno è suddiviso in lotti (o parcelle) di varie dimensioni assegnate a una o più persone che lo gestiscono.
Il titolare di una parcella di terreno è responsabile della sua coltivazione. Il raccolto è quindi di sua esclusiva proprietà.
Diverso invece è l’approccio degli orti collettivi, in cui più persone curano collettivamente uno stesso appezzamento di terreno più grande ripartendosi i compiti, le lavorazioni agricole e dividendo infine il raccolto in parti uguali.
L’estensione minima di un orto urbano in genere è di 25-30mq.
Le dimensioni medie di un orto urbano sono di 5o-60mq.
Gli orti urbani più avanzati sono da 100mq in su.

La tipologia scelta per le terrazzate è quella di orti urbani minimi:

Di solito una singola parcella di un orto urbano ha una superficie minima di 25/30mq, nel nostro caso le dimensioni si attestano su 32 mq di superficie coltivabile per singolo orto oltre il vialetto d’accesso Questo tipo di estensione è più indicata per un primo approccio di coltivazione.
Chi si cimenta per la prima volta alla coltivazione di un orto urbano troverà più gestibile una superficie di questo tipo. D’altra parte la quantità di raccolto ottenuta da un piccolo orto può essere più che abbondante. Inoltre, se l’ente che gestisce la struttura segue in modo costante e appropriato gli ortisti, la quantità e la qualità del raccolto può rivelarsi anche sorprendente.

Quali sono i vantaggi nel prendere un orto in vallata?

• Hai a disposizione una porzione di terreno in gestione facile da raggiungere;
• Hai a disposizione l’acqua per irrigare il tuo orto;
• Hai a disposizione fabbricati per il ricovero attrezzi condiviso ogni due orti;
• Hai a disposizione un sistema per il compostaggio dei rifiuti dell’orto;
• Puoi imparare facilmente come coltivare un orto grazie all’aiuto di chi ha più esperienza;
• Verrai accompagnato nel tuo percorso grazie alle attività di formazione che l’ecomuseo proporrà per supportarti;
• È un’ottima occasione per imparare la socializzazione, l’inclusione sociale, il rispetto per l’ambiente;
• In poche settimane otterrai prodotti biologici da portare in tavola.

Come si accede agli orti della Vallata S. Domenica?

L’area verde d’interesse è distribuita lungo circa sei terrazzamenti che dalla quota di via Natalelli giungono fino al piano della vallata, collegati tra loro ed accessibili attraverso un’esistente sistema di scale in pietra sul versante sud e, con pendio a degradare sul versante nord, sino all’ultima terrazzata. Le quote dei vari terrazzamenti non sono uniformi tra loro ma variabili dalla più alta di circa 5,00 mt alla più bassa di circa 1,80 mt (vedi sezione tipo). Dalla scalinata è possibile accedere, inoltre al percorso pedonale che attraversa l’intera vallata e conduce sino al Largo S. Paolo, antico quartiere di Ragusa Ibla creando così un alternativo collegamento pedonale tra Ragusa Superiore e Ragusa Ibla. Le terrazzate sono accessibili, oltre che dalla scalinata (versante Sud-Ovest), dalla rampa disposta a Nord-Ovest che permette l’accesso di piccoli mezzi per la realizzazione dei lavori e raggiunge anche i livelli più bassi delle aree oggetto del progetto.

Come si compongono gli orti della Vallata?

I lavori consistono in una sistemazione del terreno tramite la pulizia ed il livellamento dell’area in oggetto per la realizzazione di sentieri, per la perimetrazione delle aree destinate agli orti (cad. circa 32 mq) e per l’accesso agli orti ed ai depositi attrezzi (uno ogni due orti).
Le aree destinate alla coltivazione saranno, inoltre, recintate con staccionate in legno di abete, nello stesso stile e forma di quelle già presenti nella vallata. Le recinzioni saranno disposte in modo da perimetrare per intero l’area degli orti per ogni terrazzata e saranno dotate di accessi anche questi previsti nell’ordine di uno ogni due orti. Verranno realizzati sentieri per l’accessibilità delle aree destinate agli orti (cad. circa 32 mq), frutteti ed apiario e vialetti per l’accesso ai singoli orti ed ai depositi attrezzi, (uno ogni due orti).
Sono state identificate n.5 aree d’intervento:
Area 1 = su cui insistono n. 6 orti e n.3 depositi attrezzi per un totale di circa mq 286,00
Area 2 = frutteto comune per area 1e 3, per un totale di circa mq 220,00
Area 3 = su cui insistono n.7 orti, n 4 depositi attrezzi e frutteto comune per un totale di mq 357,00 cui si aggiunge l’area dell’apiario di circa mq 110,00
Area 4 = su cui insistono n.7 orti, n 4 depositi attrezzi e un frutteto per un totale di circa mq 467,00 cui si aggiunge un’area destinata agli aromi a servizio dell’apiario di circa mq 52,00
Area 5 = un piccolo frutteto per un totale di circa mq 62,00 mq
Tutta l’area sarà servita da rete idrica, collegata alla via Natalelli per l’utilizzo dell’acqua comunale con una condotta principale da cui si dipartono, ai vari livelli, le condotte secondarie, che raggiungeranno i singoli appezzamenti in modo da poter realizzare un punto acqua per ogni orto, per i frutteti e per l’apiario.

L’ecomuseo CARAT si preoccuperà di promuovere e gestire tramite:

• Coinvolgimento di associazioni di categoria per formazione, supporto tecnico e stagionalità dei prodotti;
• Divulgazione del decalogo dell’orto;
• Convenzioni con attività commerciali di supporto alla buona riuscita dell’orto;
• Divulgazione del carattere sociale dell’iniziativa;
• Organizzazione corsi di orticultura, eventi a Km zero e filiera corta;
• Eventi satellite negli spazi del City come mostre di fotografie storiche, raccolta testi e siti di supporto agli orti storici; Racconti e confronti con altre realtà italiane di orti storici su terrazzate;
• Rafforzamento dei concetti di condivisione degli spazi: struttura organizzativa orizzontale;
• Organizzazione della giornata dell’orto condiviso;
• Organizzazione delle giornate di attività per la pulizia della vallata;
• Realizzazione ed Installazione di casette per uccelli, bug hotel etc., per alimentare la biodiversità;
• Visite didattiche in vallata S. Domenica;
• Istituzione di un mercatino del baratto degli orti sul piazzale antistante via Natalelli.
• Organizzazione visite a realtà esistenti nel territorio.

BIBLIOGRAFIA:
https://www.biorfarm.com/orti-urbani/
https://ortiurbani.info/orti-urbani-pubblici-e-privati/
https://www.pojer.it/it/noi-e-i-nostri-progetti/progetti/
http://www.comune.bolzano.it/
https://www.coldiretti.it/economia/67599