antica trasversale sicula

Il progetto di cammini “Trasversale Sicula” nasce nel 2014 dalla teoria dell’archeologo comisano Biagio Pace che individuò una strada, greca ma forse anche più antica, che collegava Camarina alle principali città greche, indigene e puniche della Sicilia orientale ed occidentale. Lo spirito di convivenza, spesso pacifico, che ha animato i rapporti fra questi popoli ha spinto Tano Melfi e Peppe De Caro (camminatori e appassionati di storia e topografia), Giuseppe Labisi e Sareh Gheys (archeologi) e Claudio Lo Forte (membro della Protezione civile) a collegare le tante trasversali in un unico percorso: l’Antica Trasversale Sicula.
Una via di vie, lungo le quali si combinavano interessi economici, religiosi e militari, una trasversale con molte e possibili diramazioni, che univano il porto greco di Kamarina alla laguna di Mozia, antichissimo insediamento punico. L’Antica Trasversale Sicula percorre quindi regie trazzere borboniche (“quasi tutte le vecchie trazzere non erano in ultima analisi che le pessime e grandi strade dell’antichità greca e romana, e talune forse rimontano ancora più addietro”, P. Orsi) e tracciati ferroviari dismessi attraverso le strade del vino, del grano, del sale, dell’olio, del miele e dello zolfo, passando per i principali insediamenti e santuari greci, siculi, sicani, elimi e cartaginesi, molti dei quali riconosciuti dall’UNESCO per la loro unicità. L’intero percorso, a piedi stimato in oltre 40 giorni, attraversa 37 tra città e borghi: Kamarina, Castello di Donnafugata (Ragusa), Comiso, Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Palazzolo Acreide, Cassaro, Sortino (Pantalica), Ferla, Buccheri, Vizzini, Licodia Eubea, Grammichele, Mineo, Palagonia, Ramacca, Aidone (Morgantina), Valguarnera Caropepe, Lago di Pergusa, Enna, Calascibetta, Villarosa, Villapriolo, Alimena, Resuttano, Vallelunga Pratameno, Castronovo di Sicilia, Prizzi, Hyppana, Corleone, Campofiorito, Contessa Entellina, Poggioreale, Santa Ninfa, Nuova Gibellina, Salemi, Calatafimi Segesta, Fulgatore, Mozia.